lunedì 20 gennaio 2014

Una Condivisione di Valori

UNA CONDIVISIONE…DI VALORI
…E con sorprendente tranquillità, Pablo Principe chiese: 
“ Cosa faresti se non avessi paura?”…
 (Tratto da “Il Piccolo Principe si mette la cravatta” di Borja Vilaseca, pag.30)


Vi voglio raccontare un aneddoto accaduto in ASSFER...
Abbiamo avuto l’occasione di rilasciare, qualche tempo fa, un’intervista ad una studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Continua dell’Università di Padova relativamente ai valori in azienda e alla loro condivisione tra le persone presenti al suo interno.

“Che strano!” mi sono detta “Ancora una volta quest’anno mi capita di parlare e sentire parlare di VALORI…” ma, come direbbe Pablo Principe “…se posso parlare con franchezza, ti dirò che non credo nelle casualità, ma nelle causalità…” (Ibidem, pag. 26).

In quell’occasione infatti mi sono potuta rendere conto delle difficoltà che io stessa incontravo nel riconoscere ed esplicitare i valori presenti all’interno della mia realtà lavorativa. Non so perché ma in qualche modo, con il tempo, senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti del proprio gruppo di lavoro, chiarezza e coerenza nella comunicazione, nonché rispetto e tolleranza reciproca sono diventati una sorta di diritto acquisito…

Quando però si presenta l’occasione di parlare ed affrontare tematiche diverse dalla routine, di leggere un libro che ti pone un determinato tipo di domande, come sopra, bisogna avere il coraggio di fermarsi, malgrado tutto, guardarsi dentro e tentare di capire e, dove possibile, di rispondere…senza paura…
Senza paura oggi rispondo, anche se solo in parte, ringraziando le persone che lavorano a stretto contatto con me e voglio rinnovare nei loro confronti tutta la mia stima ed il mio affetto…

Sono lieta di condividere valori professionali ed umani come quelli sopra espressi con nuovi e consolidati partner nell’ambito della formazione (Performando s.r.l. di A. Di Lenna) e, nello specifico, della formazione sanitaria (EOM di A. Turrina e La Scuola di Riabilitazione Fenomenologica di N. Migliorino). 

Sono realmente convinta che la formazione rivesta a tutt’oggi un ruolo importante per creare quei presupposti necessari al cambiamento dell’individuo e della collettività, del singolo e delle organizzazioni ma che, in ogni cambiamento che non sia esclusivamente apparente sia necessario avere coraggio, a volte anche di riconoscere la necessità di lavorare insieme per la realizzazione di grandi progetti (di qualsiasi natura essi siano) e che il ruolo di società come ASSFER e dei formatori al suo interno sia sempre più quello di facilitatore del cambiamento, di fornire strumenti e servizi in grado realmente di apportare le modifiche che si ritengano più opportune.

Per cui, nel farvi il mio più sincero augurio di buone feste, estendo a tutti voi questa domanda a me così cara: “Cosa faresti se non avessi paura?”.

Vanessa Ferrati


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